Test allergie e intolleranze alimentari
I test sulle intolleranze alimentari e le allergie sono degli utili e importanti esami che aiutano il nutrizionista a redigere la corretta dieta personalizzata da sottoporre al paziente.
Esistono tanti “test” che riguardano l’alimentazione che vengono pubblicizzati come attendibili e validi. Non è così!
Nel tempo sono stati creati sempre nuovi test, la cui utilità non è riconosciuta, affidarsi ad essi significa mettere a rischio la propria salute.
In Polimedica vengono erogati esclusivamente quelli la cui attendibilità è validata dalla comunità scientifica.
Quindi funzionali allo specialista in Nutrizione ai fini della realizzazione di una dieta su misura.
Di seguito, i test sulle intolleranze alimentari eseguiti a Melfi, presso Polimedica.
Il contenuto di questa pagina è stato supervisionato dalla dottoressa Caterina Mastrogiacomo, biologa nutrizionista.
Modalità di accesso alla prestazione:
Tempi di attesa: da 3 a 10 giorni
(tempi d’attesa orientativi, in fase di prenotazione potrebbero essere anche inferiori o leggermente maggiori)
Quanto costano i test?
Il costo varia in base alla tipologia di test eseguito. Consulta il listino per i dettagli.
Test rapidi
Test Celiachia rapido quantitativo - Diagnosi intolleranza al glutine
La celiachia è caratterizzata da ipersensibilità al glutine, legata a un’alterazione del sistema immunitario. La presenza della malattia è possibile ricercarla dalla presenza di autoanticorpi nel sangue periferico.
Pertanto, i metodi sierologici quali il dosaggio di anticorpi anti-gliadina, anti-transglutaminasi tissutale umana e anti-endomisio, rappresentano un metodo pratico, affidabile e non invasivo per rilevare la presenza del disturbo.
Il test, in particolare, determina la presenza degli anticorpi anti-tTG IgA (antitransglutaminasi IgA) e anticorpi anti-gliadina deaminata, noti per essere gli autoantigeni specifici per la celiachia, in quanto compaiono solo in soggetti intolleranti al glutine. Basta una semplice goccia di sangue capillare, effettuabile anche sui bambini.
I risultati si ottengono in circa 10 minuti, permettendo in maniera rapida di valutare una negatività o positività alla celiachia. I risultati concordano al 97% con quelli derivanti dalla biopsia intestinale, ottima condizione di partenza anche per la diagnosi da parte del gastroenterologo.
Sulla Celiachia ti suggeriamo di leggere un’interessante articolo pubblicato sul nostro sito: clicca qui.
Test vitamina D rapido semiquantitativo
La vitamina D svolge importanti funzioni biologiche nel nostro organismo, promuove l’assorbimento intestinale e renale del calcio ed è indispensabile per lo sviluppo ed il mantenimento della massa ossea.
Il test, a differenza di quello qualitativo, permette di valutare la presenza di un’eventuale mutazione genetica che compromette la sintesi della vitamina D; condizione fondamentale che potrebbe compromettere il metabolismo della vitamina D e che comporta un aumento del turnover delle cellule ossee con conseguente aumento del rischio di osteoporosi, soprattutto nei soggetti con genotipo C/C.
L’esame consiste nel prelievo di cellule a livello buccale e la positività conclama un genotipo C/C che pregiudica un maggiore il rischio di osteoporosi. Test consigliato soprattutto in età giovanile e nelle donne.
Fastcheck Atopy - Test rapido
Da non confondere con i banali test delle intolleranze sugli alimenti, molto pubblicizzati e di tendenza, ma che non hanno alcuna valenza scientifica. Gli unici avvalorati sono il test della celiachia, il breath test sul lattosio, lattulosio e galattosio.
Questo test ci permette di valutare le IgE, tipiche immunoglobuline coinvolte solo nelle reazioni allergiche sia di tipo inalatorie sia di tipo alimentari.
L’allergia è una malattia del sistema immunitario caratterizzata da reazioni eccessive nei confronti di sostanze tendenzialmente innocue come pollini o alimenti, che il sistema immunitario non riconosce, determinando uno stato di “ipersensibilità allergica”. I sintomi riferibili ad una allergia sono rinite, congiuntivite, asma, orticaria, eczema, reazioni ad alimenti anche con diarrea e dolori addominali, agli insetti, al latex, starnuti persistenti, bruciori allo stomaco, diarrea o problemi gastrointestinali.
Per ogni allergene abbiamo la possibilità di individuare 5 diversi livelli di risposta che fanno riferimento al sistema ImmunoCAP. Risultano significativi tutti i risultati a partire dal livello 2 e verrà eseguito su sangue intero capillare.
Allergeni valutati
- Ambrosia
- Artemisia comune
- Coda di topo
- Graminacee (mix)
- Segale
- Betulla
- Ficus/Lattice (mix)
- Pelo di gatto
- Pelo di cane
- Acaro domestico
- Albume (uovo di gallina)
- Latte vaccino
- Merluzzo
- Frumento
- Arachide
- Soia
- Sedano
- Mandorla
- Noce
- Nocciola
Test allergie inalanti (gatto, cane, acari, muffe) - Test rapido
L’allergia è una malattia del sistema immunitario che reagisce in maniera abnorme alla presenza di sostanze abitualmente innocue (polveri, acari, pollini etc). L’individuo affetto da allergia mostra la presenza di elevate concentrazioni di anticorpi IgE specifici nel sangue.
L’individuo allergico, se entra in contatto con l’elemento a cui è sensibile, manifesta sintomi immediati che vanno dall’eruzione cutanea al gonfiore. In alcuni casi i sintomi possono essere molto gravi (shock anafilattico).
In caso di sospetta allergia è opportuno eseguire dei test per determinare a quale elemento il soggetto è sensibile. Il test è rapido e da una goccia di sangue, con una semplice puntura da dito, permette di determinare la presenza di IgE specifiche per acari, muffe, poveri di casa, pelo di gatto e pelo di cane.
Test disbiosi intestinale
La disbiosi intestinale è una situazione di squilibrio tra i batteri simbionti (quelli che ci aiutano a digerire alcuni alimenti) e quelli patogeni. Quando si presenta questa manifestazione compaiono sintomi quali gonfiori, dolori addominali, alterazioni dell’alvo meteorismo e colite.
Molto importante per il corretto assorbimento dei nutrienti ed il benessere intestinale è integrare la flora batterica simbionte. Sono due gli indicatori, lo scatolo e l’indicano, che se presenti nelle urine evidenziano la presenza di batteri competitori.
Il nostro test biochimico permette di rilevare la presenza di questi indicatori e di dare indicazioni al paziente sullo stato della loro flora intestinale che può essere di tipo putrefrattivo o di tipo fermentativo e successivamente, adeguare una cura a base di fermenti lattici adeguati, fondamentali per rispristinare il microbiota intestinale.
Si consiglia di effettuare il test in caso di sintomi clinici sospetti quali:
- Nausee
- Stitichezza alternata a diarrea
- Maladigestione
- Disturbi del sonno
- Candidosi vaginale
- Infezioni Genitali
Test intolleranza al nichel
L’intolleranza al nichel è una lenta e graduale intossicazione che si manifesta con una sintomatologia varia e non solo a carico degli organi deputati alla digestione; i sintomi, inoltre, possono apparire anche dopo alcuni mesi.
Quando si è di fronte ad una intolleranza alimentare al nichel, alcuni elementi non sono completamente digeriti dal nostro organismo, ma sono degradati soltanto a livello di macromolecole; quindi, non sono utilizzabili né per la crescita cellulare né per la produzione di energia. Questi, accumulati lungo la parete intestinale nel tempo, causano processi infiammatori che sono accompagnati da sintomi come la diarrea, il gonfiore, il meteorismo, la costipazione oltre che da altri sintomi extra-intestinali.
Il test è rapido e in pochi minuti ci permette di valutare la presenza o meno di nichel a livello ematico; la sua positività comporta poi un adeguamento del sistema alimentare da seguire su lungo termine. Inoltre, il test ci permette di valutare, in casi di SNAS (Sindrome sistematica al Nichel), l’aderenza al percorso alimentare e, laddove è necessario, modificare tempestivamente la terapia alimentare.
Sull’intolleranza al Nichel ti suggeriamo di leggere un esaustivo approfondimento pubblicato sul nostro sito: clicca qui.
Test genetici
Test genetico celiachia
Laddove i risultati del test rapido della celiachia riportano dei valori dubbi o dei sintomi sospetti, bisogna indagare anche sulla componente genetica.
I principali fattori genetici di rischio sono rappresentati da specifici aplotipi (combinazioni alleliche) dei geni HLA di classe II del complesso maggiore d’istocompatibilità (HLA-DQ2 e HLA-DQ8). DQ2 e DQ8 sono glicoproteine, formate da due catene (alfa e beta) codificate rispettivamente dai geni DQA1 e DQB1. Gli alleli DQA1*05 e DQB1*02 codificano per DQ2 a rischio maggiore di celiachia, mentre gli alleli DQA1*03 e DQB1*03:02 per DQ8 a rischio minore di celiachia.
Ricordiamo, inoltre, che laddove si presenti una positività genetica è opportuno sottoporre anche i parenti di I° grado al test genetico. Grazie a questo test è possibile anche, valutare la predisposizione genetica, ovvero la possibilità remota di sviluppare la patologia in alcuni condizioni particolari della vita di una persona (stressogene o ambientali).
Il test prevede il prelievo di cellule dalla mucosa buccale e il risultato prevederà tempi compresi tra i 10-15 gg.
Test genetico lattosio
Il lattosio è uno zucchero complesso, che è costituito da glucosio e galattosio, i quali sono facilmente assorbibili dall’intestino. La lattasi è l’enzima deputato all’idrolisi del lattosio; la mancanza parziale/totale di lattasi non permette l’assorbimento dello zucchero nel tenue. Per questo motivo, quando il lattosio arriva nel colon, viene fermentato dalla microflora residente e causa sintomi tipici dell’intolleranza.
Il test genetico valuta la predisposizione di un individuo a sviluppare la malattia che, si traduce in diagnosi se accompagnata dai sintomi tipici dell’intolleranza.
L’esame prevede un campione di mucosa orale, eseguibile anche sui bambini. È utile per ridurre i falsi negativi dell’H2 Breath Test e per valutare l’eventuale persistenza della malattia.
Test genetico celiachia e lattosio
Con questo tipo di test genetico è possibile, sempre attraverso tampone buccale analizzare geneticamente sia gli alleli per la celiachia che quelli per il lattosio, a un costo più vantaggioso. Questo test viene consigliato solo, laddove il paziente presenti un quadro clinico particolarmente complesso sia a livello intestinale che a livello ematico.
Approfondimento
Di seguito, un elenco di alcuni dei test alimentari più diffusi ma che NON hanno alcuna validità scientifica.
TEST IN VIVO:
- Provocazione + neutralizzazione intradermica/sublinguale
- Kinesiologia applicata
- Test elettrodermici (Vega/Sarm/Biostrenght)
- Biorisonanza
- Iridologia
- Analisi del Capello
- Pulse Test
- Strenght Test
- Riflesso Cardio Auricolare
TEST IN VITRO:
- Test citotossico
- Dosaggio delle IgG4
La diffusione di tali test, oltre a fornire una fuorviante informazione al paziente, potrebbe comportare anche danni per la salute, in quanto potrebbe indurre il paziente ad eliminare dalla propria dieta degli alimenti senza alcun motivo.
La FNOMCEO (Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri) ha pubblicato un’ottima guida al riguardo che permette di fare chiarezza. La guida è scaricabile a questo link e contiene le linee guida sui corretti percorsi di diagnosi riguardo alle allergie e alle intolleranze alimentari.
Il 14 Dicembre 2018, sul sito del Ministero della Salute, è stato aggiornato l’atto di indirizzo per la sicurezza del consumatore riguardo le allergie alimentari.
Altri test
Oltre ai test per le intolleranze alimentari, in Polimedica, vengono eseguiti:
- Patch test (epicutanei)
- Breath test per Helicobacter Pylori
- Breath test per Intolleranza al Lattosio
- Prick test (inalanti)