Epilazione laser
L’epilazione laser è un trattamento sempre più diffuso da donne e uomini che desiderano eliminare in maniera quasi totale la peluria su determinati parti del proprio corpo senza avere l’incombenza di dover gestire e pianificare periodicamente sedute di cerette, rasoi, creme depilatorie, ecc. Ad oggi, è il metodo più efficiente per intervenire sui propri peli rimuovendoli quasi completamente e riuscendo a mantenere i risultati per lunghi periodi di tempo.
La tecnica dell’epilazione laser si differenzia dalle tecniche che sono di depilazione: quest’ultime, infatti, eliminano solo la parte terminale del pelo; con l’epilazione, invece, l’eliminazione del pelo è totale e parte dalla sua base, dal bulbo pilifero.
Si tratta di una tecnica molto duttile che si può applicare a tutte le parti del corpo: da quelle più delicate come viso, inguine ed ascelle, agli arti fino alla schiena. Il tutto in maniera assolutamente sicura.
L’epilazione laser può trattare in maniera efficace un’ampia gamma di pazienti con risultati eccellenti.
In questa pagina del sito di Polimedica ci sono tutte le informazioni che servono per avere il quadro completo su questo trattamento che viene svolto nel nostro poliambulatorio di Melfi, facilmente raggiungibile dalle vicine province di Foggia ed Avellino.
La prestazione viene svolta da personale qualificato e previa visita specialistica di un medico, presso l’ambulatorio di Medicina estetica. La sicurezza e la professionalità in ambito medico vengono trasferite anche in questo genere di prestazioni con l’obiettivo di offrire sempre ai nostri pazienti servizi di qualità.
La strumentazione utilizzata per il trattamento è un epilatore LightSheer® della Lumenis, azienda leader nella produzione e fornitura di elettromedicali di questo genere. Si tratta di un dispositivo ad alta potenza approvato dalla U.S. FDA (Food and Drug Administration – ente governativo statunitense).
L’utilizzo di macchinari di ultima generazione abbinato alla competenza di operatori sanitari di un centro medico accreditato al SSN sono i punti di forza del servizio offerto da Polimedica.
Modalità di accesso alla prestazione:
Tempi di attesa: da 7 a 15 giorni
(tempi d’attesa orientativi, in fase di prenotazione potrebbero essere anche inferiori o leggermente maggiori)
Quanto costa?
Il costo in regime privato può variare in base sia al medico specialista sia alla possibilità dell’utente di usufruire di convenzioni.
Che cos'è l'epilazione laser?
L’epilazione attraverso l’uso del laser è una tecnica che consente di rimuovere i peli superflui sul proprio corpo con l’ausilio di strumentazioni che emettono luce laser che agisce sul bulbo pilifero (leggi qui come è costituito un pelo). In questa procedura, la luce del laser viene assorbita dalla melanina presente nel fusto pilifero, danneggiando l’epitelio follicolare.
Si tratta di una procedura sicura che non danneggia la pelle e che riesce, con diverse sedute, sia a rallentare la ricrescita sia a ridurre in maniera permanente i peli. La riduzione dei peli è concreta: da un lato, il trattamento, già in un paio di sedute, dirada la peluria, dall’altro assottiglia e schiarisce i peli rendendoli non più visibili ad occhio nudo.
Come funziona?
L’epilazione con laser è focalizzata sulla melanina del cromoforo endogeno, che si trova principalmente nel fusto pilifero, con una piccola quantità presente nel terzo superiore dell’epitelio follicolare. Quando una fonte di energia adeguata (come un laser) viene diretta sulla cute, la luce viene principalmente assorbita nella melanina del fusto pilifero. Viene generato del calore che si diffonde all’epitelio follicolare circostante.
Un principio simile si applica al trattamento laser delle lesioni vascolari, dove il calore generato dopo l’assorbimento da parte dell’emoglobina viene trasferito dal sangue alle cellule endoteliali vascolari.
Cenni tecnico-scientifici: Fototermolisi selettiva
L’epilazione con laser si basa sui principi della fototermolisi selettiva: una combinazione della lunghezza d’onda del laser, della durata dell’impulso e della fluenza.
- Le lunghezze d’onda tra 700 e 1000 nanometri (nm) sono assorbite in maniera selettiva dalla melanina; i cromofori concorrenti (ossiemoglobina e acqua) assorbono meno energia a queste lunghezze d’onda. Per questo motivo, qualsiasi fonte luminosa che opera tra 700 e 1000 nm è adeguata per essere diretta sulla melanina nel fusto pilifero.
- La durata dell’impulso deve essere uguale o inferiore al tempo di rilassamento termico del bersaglio per contenere il danno termico. Il tempo di rilassamento termico dell’intera struttura follicolare dipende dal suo diametro ed è nell’ordine di decimi di millisecondi. Di conseguenza, la sorgente laser deve avere una gamma di durate dell’impulso per poter danneggiare in modo selettivo i follicoli di diverse dimensioni.
- La durata dell’impulso deve essere abbinata alla quantità adeguata di fluenza (energia per unità di superficie) necessaria per danneggiare il follicolo.
Visita preliminare
Come tutte le metodiche di medicina estetica e rigenerativa, una visita preliminare eseguita da un medico specialista permette di valutare il caso specifico e decidere quindi se questa tecnica fa al caso del paziente.
Selezione dei pazienti
Studiando il colore dei peli e il tipo di pelle è facile determinare quali pazienti avranno i migliori risultati con l’epilazione con il laser. I pazienti con peli rossi, grigi o biondi possono essere informati di non aspettarsi una riduzione dei peli permanente. È particolarmente importante vedere se il paziente è abbronzato oppure no. Se i pazienti sono abbronzati, dovranno essere avvisati di restare lontani dal sole, di usare una crema sbiancante e una crema di protezione totale, e ripresentarsi quando l’abbronzatura non ci sarà più.
Poiché il fusto pilifero è il cromoforo, è essenziale che il fusto pilifero sia presente nel follicolo pilifero al momento del trattamento. Quindi ai pazienti non è consentito strapparsi i peli o fare la ceretta o sottoporsi a elettrolisi per almeno sei giorni prima del trattamento con il laser. Le creme depilatorie e per radersi sono consentite perché lasciano il fusto pilifero nel follicolo.
È importante fare un’anamnesi, compresa un’anamnesi a livello endocrino. Le donne affette da irsutismo possono essere trattate a prescindere dalla causa.
Ai pazienti che hanno sofferto di herpes simplex o di herpes genitalis si dovranno somministrare dei farmaci antivirali orali (Zovirax o Famvir) a cominciare dal giorno precedente il trattamento. Questa profilassi è importante quando si tratta il labbro superiore o anche l’inguine poiché dopo il trattamento con il laser è stata riportata una recidiva dell’herpes simplex o dell’herpes genitalis.
Non c’è accordo riguardo a quanto tempo prima del trattamento deve essere interrotto l’Accutane. La regola generale è di interrompere i trattamenti con Accutane per sei mesi prima dell’epilazione con il laser.
Possibili limiti
Considerati i rischi di depigmentazione cutanea, potrebbero esserci dei limiti sull’efficacia del trattamento per i paziente che hanno poco contrasto tra peluria e carnagione, ad esempio persone con pelli e peli chiari, o viceversa, pelli e peli scuri. Sarà sempre in sede di visita specialistica che il medico farà una valutazione sulla possibilità o meno di eseguire un trattamento di epilazione laser.
In caso di pelli con fototipo elevato (V o VI) non è consigliabile sottoporsi a questo trattamento poiché l’importante quantità di melanina presente fa assorbire il calore generato dal laser alla pelle e non al pelo e ciò comporta una sensazione di dolore.
Trattamento
Pre-trattamento
È importante radersi prima del trattamento. Se il fusto pilifero esterno è presente il laser lo brucerà e, di conseguenza, brucerà la pelle. Le creme depilatorie possono essere usate con i pazienti che non vogliono radersi ma si deve evitare di fare la ceretta, togliere i peli con la pinzetta o decolorarli un mese prima dell’epilazione.
Inoltre, la zona da trattare dovrà essere preventivamente detersa: creme, profumi, deodoranti o qualunque prodotto devono essere rimossi per evitare possano interagire con il laser.
L’anestesia di solito non è necessaria; dipende, però, dal paziente e dalla regione anatomica interessata. Nel caso del labbro superiore, è consigliabile ricorrere ad un’anestesia.
Sicurezza e igiene
Esiste un rischio elevato di danneggiare gli occhi con il laser poiché la retina ha una concentrazione particolarmente elevata di melanina. Per questo motivo, il trattamento non deve essere effettuato nella regione ossea dell’occhio. È importante che il paziente, l’infermiere e il dottore indossino tutti gli occhiali di protezione.
Durante i trattamenti, il manipolo utilizzato viene regolarmente pulito. Quando il fusto pilifero si carbonizza, lascia dei residui sulla finestra di zaffiro, che possono riscaldare il puntale e rendere difficile la penetrazione della luce del laser. La pulizia del puntale con alcool impedisce la formazione di questa barriera. Esiste inoltre un rischio reale d’infezione, anche se ridotto, poiché il puntale è a diretto contatto con la cute. Per questo motivo, tra un paziente e l’altro il puntale è sempre disinfettato con un disinfettante liquido.
Post-trattamento
Il gonfiore e il rossore nella zona perifollicolare sono dei risultati clinici desiderati. Indicano che il paziente è stato trattato con una fluenza adeguata. La sensazione di bruciore e il gonfiore di solito durano da una a tre ore. L’applicazione di ghiaccio dà sollievo e riduce la durata del gonfiore. Si può anche usare una crema topica al cortisone. Il rossore può durare qualche giorno, ma lo si può facilmente coprire con il trucco. Se vi sono segni di danno epidermico, il paziente deve usare una pomata antibiotica, oppure telefonare se ci sono dei problemi. I pazienti devono inoltre evitare di esporsi al sole.
Entro qualche giorno dal trattamento si presenta un fenomeno particolare: si ha una pseudoricrescita, cioè i peli, carbonizzati dal laser, vengono espulsi dal follicolo. I pazienti potrebbero pensare a una ricrescita, ma non è così. Questi peli infatti possono essere facilmente estratti con le pinzette.
Successivamente ad una seduta di epilazione laser si sconsiglia l’esposizione solare. Il motivo risiede nel fatto che la pelle è maggiormente vulnerabile agli effetti dei raggi UV, quindi potrebbero manifestarsi delle infiammazioni dei melanociti che potrebbero scurire la cute. Per questo si consiglia di usare una crema solare protettiva di gradazione alta, per proteggere le zone delle pelle (come il viso) che potrebbero essere sottoposte a luce solare anche in periodi invernali.
Focus: Scelta della Fluenza
Il colore dei peli e il colore della pelle determinano la fluenza migliore da usare. I tipi di pelle scura da IV a VI (Tabella III) possono essere trattati a valori di fluenza da 10 a 20 J/cm2. I tipi di pelle chiara da I a III possono essere sottoposti alle fluenze massime, da 25 a 40 J/cm2.
Classificazione dei tipi di pelle di Fitzpatrick
Tipo di pelle | Effetto abbronzatura |
---|---|
Tipo I | Si brucia sempre, non si abbronza mai |
Tipo II | Si brucia sempre, qualche volta si abbronza |
Tipo III | Qualche volta si brucia, si abbronza sempre |
Tipo IV | Raramente si brucia, si abbronza sempre |
Tipo V | Moderatamente pigmentata |
Tipo VI | Pelle nera |
Il trattamento deve essere eseguito con la massima fluenza che la pelle può tollerare. Gli studi hanno dimostrato che la percentuale di perdita pilifera dipende dalla fluenza, con percentuali più elevate di perdita di peli alle massime fluenze.
Ci sono rischi?
Questo genere di trattamenti sono estremamente sicuri soprattutto se eseguiti da personale qualificato in strutture mediche.
Controindicazioni
L’epilazione laser non presenta controindicazioni specifiche.
Ci sono una serie di accortezze che in una visita pre-trattamento vengono prese in considerazione. In caso di irsutismo e ipertricosi secondari a disfunzioni ormonali è bene che il paziente lo comunichi al medico specialista. Stesso discorso rispetto alla presenza di nei nella zona del corpo da trattare: sarà sempre il medico a fare una valutazione rispetto alla eventuale presenza di nei melanocitari, che potrebbero essere soggetti a modificazioni in caso di assorbimento dell’energia laser.
Ulteriore accortezza: questo trattamento andrebbe evitato in caso il paziente stia assumendo oralmente antibiotici, farmaci immunosoppressori ed altri fotosensibilizzanti (come l’isotretinoina per l’acne), o siano in corso terapie orali con corticosteroidei ad alte dosi e trattamenti ormonali sostitutivi. In questi casi si potrebbe provocare l’insorgenza di macchie cutanee oppure la diminuzione dei peli potrebbe essere solo temporanea.
L'epilazione laser è dolorosa?
L’epilazione laser non provoca dolore. Il paziente potrebbe avvertire soltanto un lieve calore o una sensazione di fastidio, come una puntura di un ago. L’operatore sanitario che esegue il trattamento, prima di procedere all’esecuzione, potrebbe decidere di applicare una crema anestetica in alcune aree del corpo che sono solitamente più sensibili (ad esempio il viso, le ascelle o l’inguine).
Cosa aspettarsi dopo i trattamenti
Come già detto, l’epilazione laser risulta più efficace quando c’è molto contrasto tra peluria e carnagione del paziente. Pelle chiara e peli scuri sono la combinazione migliore per ottenere risultati ottimali.
Anche nel caso di combinazioni ideali pelle-pelo, l’epilazione laser non è una tecnica in grado di eliminare in modo definitivo la peluria. Questo genere di trattamento non comporta effetti che durano per sempre. La cosa assolutamente certa è che l’epilazione laser rallenta in maniera notevole la crescita dei peli.
Trattamenti eseguiti in maniera corretta, da personale qualificato e con strumentazioni di ultima generazione comportano la riduzione dei peli di circa l’80% sulla zona trattata. Ripetere il trattamento con sedute di mantenimento riesce a prolungare i risultati nel tempo in maniera efficace. Inoltre, in genere, i peli che non sono stati completamente eliminati si trasformano in un leggera peluria molto meno visibile ad occhio nudo.
In un interessante articolo maggiori dettagli su Perdita pilifera e riduzione dei peli.
Altre cose da sapere sull'epilazione laser
- Quanto dura una seduta?
La durata di una seduta di epilazione laser varia a seconda della zona che verrà trattata. Si passa da sedute molto brevi di 15 minuti a sedute decisamente più lunghe (anche di due ore). Bisogna considerare che ogni impulso del laser agisce su una superficie di circa due centimetri quadrati. In ogni caso, il paziente, in fase di prenotazione sarà informato sulla durata del trattamento in base alla parte del corpo che sarà interessata.
- Quando fare il trattamento?
Il trattamento in questione va pianificato anche in termini temporali: l’epilazione laser non andrebbe eseguita prima di 30-40 giorni di una esposizione solare. Il motivo risiede nel fatto che potrebbero comparire delle macchie cutanee scure sulla parte del corpo sottoposta al trattamento.
Inoltre, se una seduta è svolta sulla pelle abbronzata potrebbero manifestarsi delle ipopigmentazioni, che sono conseguenza del danneggiamento della melanina.
Per questo, in linea di massima, si sconsiglia di sottoporsi all’epilazione laser in periodi estivi o comunque quando c’è la possibilità di abbronzarsi.
- Quante sedute bisogna fare?
Come per quanto riguarda la durata della singola seduta, anche rispetto al numero di sedute necessarie tutto dipende sia dai singoli casi che dalle zone da sottoporre ad epilazione laser.
Si tratta, comunque, di una tecnica che non comporta risultati duraturi in una sola seduta. Diventa quindi necessario prevedere una serie di appuntamenti che vanno stabiliti con l’operatore sanitario e che dovrebbero avere cadenza mensile o bimestrale.
In ogni caso, non è possibile definire in maniera generica i risultati che dipendono da diversi fattori individuali e variano in base al tipo di pelle, alle caratteristiche della peluria, ecc.
I trattamenti successivi dovranno essere effettuati quando il pelo comincia a ricrescere. Ciò si verificherà in momenti diversi a seconda delle diverse regioni anatomiche. Per la faccia, le ascelle e l’inguine di solito si tratta di uno o due mesi. In altre regioni anatomiche come la schiena e le gambe, il ritardo della crescita è solitamente di due o tre mesi.
Al termine del ciclo di sedute previste (che siano 4, 8 o 10) sono consigliabili delle sedute di mantenimento ogni sei/dodici mesi perché, nonostante i risultati siano duraturi, non possono definirsi permanenti.
- Chi esegue la prestazione?
La procedura è effettuata da un operatore sanitario adeguatamente formato riguardo a questo tipo di trattamento.