INTRODUZIONE (a cura dello staff della redazione)
In questo articolo parleremo di incontinenza urinaria nelle donne adulte. Specifichiamo dunque che questo genere di disturbo può verificarsi sia negli adulti che nei bambini. In questo approfondimento, curato da uno specialista di Urologia di Polimedica, tratteremo il disturbo che per diversi motivi potrebbe colpire in fase adulta. La perdita involontaria di urina può interessare uomini e donne di qualsiasi età ma è un disturbo diffuso tra la popolazione di sesso femminile di una certa età, sia per l’anatomia fisica del tratto urinario sia per implicazioni di carattere ormonale.
L’incontinenza urinaria rientra tra le diverse disfunzioni della zona pelvico-perineale che colpiscono uomini e donne come incontinenza fecale, incontinenza dopo prostatectomia radicale, dolore pelvico, disfunzione erettile e altri disturbi sessuali, emorroidi, riduzione del tono vaginale e altro ancora.
Tutti questi disturbi sono accumunati dal fatto di essere molto condizionanti per la vita sociale e relazionale di chi ne soffre. Creano forte disagio e influenzano il benessere emotivo e psicologico di chi è interessato. Inoltre, spesso, il solo pensiero di terapie e trattamenti per la cura di queste disfunzioni, crea imbarazzo nel paziente, poiché interessano parti del corpo così intime come il pavimento pelvico.
In molti casi, l’incontinenza urinaria è un disturbo che può essere gestito e trattato con successo.
Essendo i contenuti dell’articolo molto sintetici e semplificati a scopo divulgativo, qualora si soffra di incontinenza urinaria è sempre meglio chiedere consiglio al proprio medico di famiglia.
Si definisce incontinenza urinaria la perdita involontaria di urina.
In questo articolo ci soffermiamo a spiegare le tipologie di incontinenza urinaria, le cause di questo disturbo e i possibili trattamenti terapeutici da adoperare.
Articolo a cura di uno specialista in Urologia di Polimedica
Che cosa è l'incontinenza urinaria
Urinare è una funzione che, superata la fase di prima infanzia, diventa un processo totalmente naturale a cui non facciamo caso. È un’azione che compiamo diverse volte al giorno e che svolgiamo in maniera spontanea. Il disturbo riguardante questa funzione diventa molto condizionante: la perdita involontaria di urina, anche se non provoca gravi conseguenze fisiche, crea grandi ripercussioni psicologiche ed emotive.
Controllare le azioni di continenza e di minzione rientra nella normalità: processi muscolari volontari ed involontari sono alla base di questo “controllo”. L’urina si raccoglie nella vescica, ad un certo livello insorge lo stimolo, il soggetto contiene questo stimolo, quando ci sono le condizioni, in maniera volontaria, il soggetto urina. Risulta evidente a tutti che la volontarietà della continenza non può superare certi limiti oltre i quali, il processo di minzione inizia e non può essere del tutto controllato. Comunque, in situazioni di normalità, la continenza e la minzione sono controllati dalla persona.
L’incontinenza urinaria è proprio l’impossibilità del soggetto di avere questo controllo: la perdita di urina avviene in maniera involontaria.
Quali sono le cause
Come detto l’anatomia e le implicazioni di tipo ormonale rendono le donne maggiormente esposte a questo disturbo. Le cause sono molte e varie, possono essere correlate ed agire anche contemporaneamente.
Tra i soggetti sui quali si riscontra maggiormente questo disturbo ci sono le donne che hanno avuto una gravidanza ed un parto (una percentuale che si aggira tra il 20 e il 40%). Il motivo risiede nell’indebolimento del pavimento pelvico ma il più delle volte l’incontinenza è di tipo transitoria e scompare nel giro di poco più di un mese.
Sempre riguardo le donne che hanno avuto un parto, il prolasso dell’utero (ovvero il distacco di questo organo dalla sua parete e il consequenziale scivolamento all’interno della vagina – condizione che si verifica in circa la metà delle donne che partoriscono) potrebbe essere causa di incontinenza urinaria.
L’isterectomia (intervento di rimozione dell’utero) può provocare la disfunzione. Altra condizione che agisce sulla donna è la menopausa: la diminuzione dei livelli di estrogeni potrebbe divenire causa di perdite involontarie di urina.
L’età avanzata e l’invecchiamento sono causa dell’indebolimento dei muscoli dello sfintere uretrale e a sua volta causa di incontinenza (ciò vale anche per gli uomini).
In linea di massima ci sono condizioni dello stile di vita che divengono causa di incontinenza, come l’abuso di alcol, caffeina, bevande gassate e alimenti ricchi di zuccheri. L’uso di alcuni medicinali possono comportare periodi di perdita involontaria di urina.
Inoltre, ci sono alcune patologie e/o condizioni e/o traumi di vario tipo ad essere causa di questo disturbo: dall’obesità al diabete, dall’Alzheimer all’ipertensione, e ancora la sclerosi multipla, il morbo di Parkinson, eventuali ictus o lesioni del midollo spinale diventano tutte concause di incontinenza urinaria.
Infine, questa disfunzione può avere origine da cistite (infiammazione di natura infettiva), da altre infezioni del tratto urinario, dalla presenza di calcoli, da problemi intestinali, stipsi.
Le tipologie
Incontinenza urinaria da sforzo o da stress
La causa di questa tipologia di incontinenza è la perdita di sostegno dell’uretra. Ciò potrebbe essere a sua volta una conseguenza di danni ai muscoli del pavimento pelvico (successivi al parto o ad altri motivi).
Quando avviene un aumento della pressione addominale, per esempio in caso di sollevamento di oggetti o banalmente dopo un colpo di tosse o uno starnuto, avviene la perdita involontaria di piccole quantità di urina.
Incontinenza urinaria da urgenza
Quando c’è l’impossibilità di inibire, bloccare o rimandare lo stimolo di urinare si parla di incontinenza da urgenza. La condizione è caratterizzata da una inaspettata e forte necessità di urinare che non dà la possibilità al soggetto di raggiungere un bagno. Anche volendo il soggetto non riesce a sopprimere la fuoriuscita di urina.
Ciò avviene poiché il muscolo detrusore ha delle contrazioni improprie e non inibite durante la fase di riempimento della vescica. In questa circostanze le perdite sono di importanti quantità.
Incontinenza urinaria mista
Ci sono condizioni in cui l’incontinenza è di tipologia sia da sforzo/stress che da urgenza.
Incontinenza urinaria da rigurgito
Nel caso in cui la vescica non si svuota in maniera completa o se il muscolo detrusore non riesce a contrarsi in modo efficace si parla di incontinenza da rigurgito. In questi casi, successivamente alla minzione controllata dal soggetto avviene un gocciolamento non controllato.
Incontinenza urinaria strutturale
Anche se è più raro, problemi congeniti strutturali potrebbero essere causa di incontinenza. Si parla appunto di incontinenza strutturale ed è una tipologia che si diagnostica già durante l’infanzia.
Incontinenza urinaria funzionale
Se non sussistono problemi di tipo biologico/medico ma si è difronte a soggetti con disabilità mentali e/o fisiche si parla di incontinenza funzionale. Il soggetto, in questo caso, è impossibilitato ad urinare normalmente perché la sua condizione gli impedisce di raggiungere un bagno. Anche in questi casi la perdita urinaria può essere abbondante.
Diagnosi
Un’attenta anamnesi e un approfondito esame obiettivo sono fondamentali. Vanno ricercate particolari condizioni che possono causare incontinenza: stipsi, prolasso, ostruzione delle vie urinarie e disturbi neurologici.
Oltre agli esami ematochimici e delle urine, per evidenziare eventuali infezioni delle vie urinarie, sono fondamentali le indagini strumentali quali la cistoscopia e gli esami urodinamici eseguiti per misurare la capacità della vescica, il flusso di urina e il residuo post minzionale (vedi Uroflussometria).
Trattamenti
In base alla tipologia di incontinenza urinaria, dalla gravità del disturbo e da ciò che ne è causa e prendendo anche in considerazione ciò che si adatta meglio allo stile di vita del paziente dipende il trattamento da eseguire.
In tutti casi il trattamento è finalizzato a migliorare la qualità della vita del soggetto che questo genere di disfunzione.
Riabilitazione fisioterapica del pavimento pelvico con Tesla Care
Tesla Care è un dispositivo elettromedicale che utilizza la tecnologia della “Stimolazione funzionale magnetica – FMS” per la riabilitazione dei disturbi pelvi-perineali come l’incontinenza urinaria. Un campo magnetico ad alta intensità pulsato genera un effetto di induzione elettromagnetica che agisce direttamente sul corpo del paziente. Si tratta di una emissione magnetica in grado di raggiungere notevoli effetti curativi agendo a livello neuronale e raggiungendo la muscolatura profonda.
Tesla Care è composta da una comoda poltrona munita di applicatori interni (sedile e schienale) e due applicatori mobili. La tecnologia FMS ha il grandissimo vantaggio di non necessitare che gli applicatori vadano a diretto contatto con la cute della parte interessata al trattamento. Questo è un grandissimo punto di forza poiché il paziente durante qualsiasi tipo di trattamento può rimanere completamente vestito, sia se si usa la poltrona sia con gli applicatori mobili.
Farmaci
Terapie farmacologiche possono essere d’aiuto al soggetto che soffre di incontinenza urinaria. Tra i farmaci maggiormente utilizzati per questi trattamenti ricordiamo gli anticolinergici, gli estrogeni topici e l’imipramina.
Terapie iniettive
Esistono delle terapie iniettive che possono rivelarsi funzionali al disturbo. L’iniezione della tossina botulinica di tipo A o di agenti di carica possono essere ripetuti e, talvolta, risultati accettabili sono riscontrabili dopo iniezioni multiple.
Chirurgia
Il ricorso alla chirurgia solo dopo il fallimento di altri trattamenti. La scelta dipende da una serie di fattori, tra cui la gravità del disturbo e la presenza di un prolasso vescicale/uterino. Tra i trattamenti chirurgici più diffusi ci sono le procedure di sling, la colposospensione, lo sfintere urinario artificiale.
Professionalità Polimedica
Presso la Polimedica di Melfi, struttura di eccellenza ambulatoriale, che offre un’assistenza sanitaria specialistica a 360 gradi in oltre 25 branche mediche, è attivo anche l’Ambulatorio di Urologia e Andrologia le cui prestazioni sono accessibili in accreditamento con il SSN, privatamente o in convenzioni con fondi privati di assistenza sanitaria integrativa.
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Chi soffre di disfunzioni del pavimento pelvico vive con molto disagio tutti i diversi sintomi. Inoltre, lo stesso imbarazzo potrebbe nascere al pensiero di subire un trattamento diretto su una parte del corpo così intima.
Tesla Care e la sua tecnologia FMS (Stimolazione funzionale magnetica) diventa una soluzione estremamente efficace che, inoltre, va incontro alle esigenze del paziente nel trattare il problema in maniera totalmente non invasiva.
La possibilità di svolgere un trattamento nell’area pelvico-perineale comodamente seduti su una poltrona e completamente vestiti è un grande punto di forza di Tesla Care.
Tramite l’effetto di induzione elettromagnetica sul nervo pudendo Tesla Care “neuro-modula” l’iperattività vescicale e migliora la forza della muscolatura perineale.