Visita neurologica
Nella nostra quotidianità come potremmo affrontare una normale vita di relazione, attraverso le semplici attività motorie e cognitive, se non avessimo un sistema nervoso centrale e periferico integro?
La neurologia studia non solo le attività fisiologiche del sistema nervoso centrale e periferico, ma anche il loro errato funzionamento.
Lo specialista in neurologia, ovvero il neurologo, è il medico che deve decodificare i segni e i sintomi del paziente, al fine di giungere ad una diagnosi, individuando il malfunzionamento del sistema nervoso o di una parte di esso.
Tale compito naturalmente non è molto semplice, vista la complessità del sistema, necessita di un lungo training composto da studio esperienza e dedizione. Il contenuto di questo articolo è stato supervisionato dal dottor Giacomo Losavio, neurologo dalla solida formazione ed esperienza.
- Sistema Volontario, composto a sua volta da:
- Sistema Centrale (cervello e midollo);
- Sistema Periferico (nervi e radici nervose);
Modalità di accesso alla prestazione:
*La possibilità di accedere alla prestazione in accreditamento con il SSN è vincolata ai “tetti di spesa” stabiliti dalla Regione Basilicata.
Tempi di attesa: da 15 a 30 giorni
(tempi d’attesa orientativi, in fase di prenotazione potrebbero essere anche inferiori o leggermente maggiori)
Quanto costa la visita neurologica?
Il costo della visita neurologica in regime privato può variare in base sia al medico specialista sia alla possibilità dell’utente di usufruire di convenzioni.
Quando è necessario rivolgersi ad un neurologo?
Sintomi a cui fare attenzione e consigli utili
Ovviamente è impossibile riportare tutte le manifestazioni cliniche dei sintomi legati a patologie di pertinenza del neurologo; qui ne elenchiamo qualcuna:
- Paralisi parziale o completa di una parte del corpo;
- Affaticamento e debolezza muscolare;
- Perdita della sensibilità degli arti superiori e/o inferiori parziale o completa;
- Mancanza di orientamento anche occasionale;
- Svenimenti;
- Crisi epilettiche;
- Spasmi muscolari;
- Difficoltà a leggere e a scrivere;
- Vuoti di memoria ricorrenti;
- Stanchezza cronica;
- Dolore diffuso e inspiegabile;
- Cefalee continue;
- Deficit di attenzione;
- Problemi alla vista;
- Difficoltà di coordinazione motoria;
- Difficoltà nel linguaggio;
- Tremori.
È bene dire sin da subito che fra questi disturbi ci sono delle manifestazioni acute che potrebbero rendere necessaria una certa tempestività d’intervento, ovvero trasportare immediatamente la persona in un Pronto Soccorso.
Condizioni neurologiche subacute e croniche
Il nostro servizio di neurofisiologia clinica e diagnostica, non si occupa di gestire le emergenze, trattiamo principalmente condizioni cliniche subacute o croniche che, se non gestite in tempo, potrebbero determinare evoluzioni estremamente negative.
Ci riferiamo essenzialmente al grosso capitolo delle malattie degenerative che si esprimono inizialmente con il deficit della memoria recente e che, purtroppo, spesso sono sottovalutate.
Tra le malattie neurodegenerative più frequenti riconosciamo la demenza ed il Parkinson che talvolta sono associate: dovrebbe essere il medico di famiglia ad individuare i primi sintomi (deficit motori e cognitivi) ed inviare il paziente dallo specialista in neurologia per una conferma.
Altro capitolo da valutare è quello secondario alle malattie vascolari.
Come spesso dicono i cardiologi: ipertensione e ipercolesterolemia determinano un’alta incidenza di placche ateromatosiche e successiva occlusione dei grossi e dei piccoli vasi, portando ad un ictus cerebrale, l’evento acuto che colpisce i vasi del cervello, un evento da immediata ospedalizzazione.
Spesso gli ictus sono preceduti da TIA (Attacchi Ischemici Transitori), che sono episodi di breve durata e che si possono manifestare sia con deficit motori (blocco di una mano o della parola) che con sintomi che coinvolgono lo stato cognitivo (disorientamento e confusione): è in questa fase che il paziente deve rivolgersi al medico per una visita neurologica.
L’elettromiografia
Per quanto riguarda il sistema nervoso periferico, presso il nostro centro abbiamo la possibilità di studiare le neuropatie periferiche con l’ausilio dell’esame EMG (Elettromiografia).
Le neuropatie periferiche sono molteplici e di varia natura, ma fondamentalmente e con vario grado di intensità, si manifestano con disturbi sensitivi, deficit di forza e talvolta blocco motorio, come ad esempio la sindrome del tunnel carpale, che è una neuropatia da intrappolamento molto frequente nella popolazione che compie lavori manuali.
Altre problematiche molto frequenti sono le neuropatie diabetiche e le radicolopatie da conflitto secondarie ad ernie del disco a livello del rachide, ma anche molte patologie di più grave interpretazione, che sono di origine ereditaria o congenite.
La prima visita neurologica: cose da sapere
La prima visita neurologica consiste in un colloquio specialistico anamnestico che mira ad individuare eventuali fattori congeniti o ereditari come possibile causa della sintomatologia in atto.
In questa fase il neurologo acquisisce le informazioni sullo stato generale di salute del paziente e della sua famiglia, sui sintomi, sui fattori di rischio e su eventi specifici che possano aver determinato un danno neurologico.
Durante la visita neurologica il paziente viene sottoposto inizialmente a colloquio per valutare lo stato mentale, successivamente si passa alla valutazione della forza, della coordinazione, dei riflessi e della sensibilità.
A che età?
- Neonati, bambini e adolescenti.
Il bambino fino a 14 anni deve recarsi dal neuropsichiatra infantile.
- Adulti
contenuto in aggiornamento
Quanto dura la visita neurologica?
Il tempo è variabile e dipende dalla complessità della valutazione. Un neurologo esperto sa subito individuare criticità ed eventualmente disporre approfondimenti diagnostici strumentali.
Avvertenze e norme di preparazione
Non sono previste norme di preparazione particolari.
Controindicazioni
Non sono presenti controindicazioni.