Articolo realizzato a cura della redazione del sito di Polimedica Melfi con la supervisione dei nostri medici specialisti.
INTRODUZIONE
In questo articolo i nutrizionisti di Polimedica, spiegano brevemente alcuni aspetti che riguardano i benefici per la salute dovuti all’attività sportiva.
In particolar modo viene approfondita l’importanza della corretta alimentazione per chi fa attività sportiva a livello amatoriale e, soprattutto, per chi è impegnato a livello agonistico e si cimenta in vere e proprie gare ed allenamenti intensi.
La pratica regolare dello sport e del fitness rappresenta l’elemento fondamentale di uno stile di vita sano, in grado di produrre effetti positivi sia sulla salute fisica che psicologica dei soggetti, senza distinzioni di sesso ed età.
Il grado di efficienza fisica e, parallelamente, lo stato di salute, sono strettamente correlati alla quantità e alla qualità del movimento.
Premessa
I consigli e le informazioni nutrizionali ivi contenute sono, ovviamente, di carattere generale.
È sempre opportuna una valutazione globale dell’atleta e delle sue necessità, tenendo conto dello stato di salute generale, dell’età e del tipo di attività sportiva svolta.
I nutrizionisti di Polimedica offrono un servizio di consulenza nutrizionale dedicato appositamente agli sportivi per redigere un piano alimentare personalizzato in occasione di allenamenti e competizioni agonistiche.
Molti studi hanno dimostrato che all’aumentare del livello di attività fisica crescono i benefici, mentre la morbilità e la mortalità (in particolare quella cardiovascolare) si riducono.
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Ricevere l’informazione giusta al momento giusto può fare la differenza!
I benefici dell'attività fisica per la salute
Uno stile di vita sedentario influisce negativamente sulla qualità della vita vanificando, in parte, i benefici che il progresso tecnologico offre in termini di maggiore aspettativa di vita.
VS
Uno stile di vita attivo, invece, incide positivamente sulla qualità della vita, riducendo il rischio di sviluppare malattie croniche e mostrando una mortalità minore per tutte le cause di morte rispetto ai soggetti sedentari.
Un programma alimentare personalizzato per lo sportivo
Per praticare e rendere al meglio in una qualsiasi attività fisica, tanto per l’agonista che per l’amatore, è indispensabile alimentarsi in modo appropriato e seguire un programma alimentare personalizzato che va dall’allenamento fino all’alimentazione post gara (se l’allenamento è finalizzato a quest’ultima).
Dopo aver valutato lo stato nutrizionale dei soggetti che praticano attività sportiva possiamo programmare un piano nutrizionale personalizzato che tenga conto di tutte le variabili del caso:
- il quadro di salute generale;
- il fabbisogno nutrizionale;
- le preferenze alimentari
- il tipo di sport;
- il tipo di allenamento svolto.
È inoltre importante tener presente che la miscela di substrati usata dalle cellule muscolari nel corso dell’attività fisica dipende sia dall’intensità che dalla durata del lavoro muscolare.
L'alimentazione prima di una gara
Gli studi scientifici hanno dimostrato che il “carico dei carboidrati” nei giorni precedenti alla gara sembrano incidere positivamente sulla prestazione in gara sia negli sport di endurance che in quelli di elevata intensità e breve durata.
Il range di carboidrati dipende da diversi fattori, quali: la spesa energetica totale giornaliera, la composizione corporea (FFM/FM), il sesso, il tipo di sport e le condizioni ambientali.
Per quanto riguarda l’apporto quotidiano di proteine questo varia a seconda dello sport: minore in quello di resistenza e aumentato negli sport di potenza, mentre per i grassi il loro apporto dovrebbe essere di circa 1,1g/Kg/die, perchè un consumo più basso sembra peggiorare le prestazioni degli atleti oltre che rischia di indebolire il sistema immunitario.
L'idratazione
Un’adeguata idratazione prima, durante e dopo l’attività fisica è di fondamentale importanza soprattutto se si praticano sport di lunga durata, bisogna evitare la disidratazione perché un deficit idrico eccedente il 2-3% la massa corporea incide negativamente sulla prestazione.
Sarebbe opportuno bere ancor prima di avere sete perché lo stimolo della sete è già indicativo di uno stato di disidratazione.
L'alimentazione a ridosso di una competizione agonistica
Nel caso di una competizione è prevista un’alimentazione specifica.
“L’alimentazione pre-gara”.
La “razione di attesa”, idrica e glucidica, fino a non oltre 30-40 minuti dall’inizio della competizione, serve a prevenire l’insorgenza dell’ipoglicemia e favorire così il mantenimento di livelli costanti della glicemia.
A tal proposito la migliore “razione d’attesa” sembra essere una bevanda energetica base di maltodestrine.
“L’alimentazione durante la gara” è consigliata per le competizioni che hanno una durata superiore all’ora.
“L’alimentazione post gara”, per il reintegro delle perdite idriche e saline, è certamente l’obiettivo prioritario dopo la prestazione sportiva. Eventuali integratori di amminoacidi, proteine, minerali vitamine ecc, vanno valutati dal nutrizionista o dal medico in virtù di molteplici situazioni.
Le variabili per queste fasi sono molte, dipendono ovviamente dal tipo di sport, dalla durata dell’impegno agonistico, dal ripresentarsi di altre competizioni a breve tempo, le condizioni climatiche, le condizioni dell’atleta, ecc.
Osservazioni finali
- I carboidrati svolgono un ruolo primario (energetico) nell’alimentazione dello sportivo;
- l’acqua, bevande semplici (succhi di frutta) e bevande opportunamente studiate (addizionate in minerali e maltodestrine) sono importanti per prevenire e/o correggere le perdite idrosaline;
- una dieta ben bilanciata potrebbe non richiedere l’ausilio di integratori vitaminici e minerali, che dovrebbero essere previsti dopo opportune valutazioni;
- lo sportivo dovrebbe essere informato dei danni derivanti dall’utilizzo inopportuno degli integratori.
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